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giovedì 6 novembre 2025

15/11/2025 - Prevenzione gratuita del diabete e patologie connesse, alla Cri di Albiano Magra.

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Prevenzione gratuita del diabete e patologie connesse, alla Cri di Albiano Magra in Lunigiana in occasione della giornata del diabete e con specialisti di alto livello.
 
Il diabete mellito  oltre a quello di tipo uno è definito come una patologia di “alto interesse sociale". In Toscana stando all’Agenzia Regionale di Sanità la Mortalità per diabete mellito. - Periodo 2020-2022 – ha registrato 4.379 casi; di cui 1.515 nella nostra Asl -Fonte: ISPRO Registro di mortalità regionale, ISTAT Popolazione residente in Toscana al 1° gennaio; mentre i  Malati cronici di diabete mellito- solita fonte– Totale: 263.01 di cui: 95.463 nella nostra Asl. Fonte: RT Anagrafe Assistibili Toscana 2024. ^^Ogni anno il  novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, promossa dall'OMS e dall'International Diabetes Federation , per sensibilizzare sulla malattia, sulla sua prevenzione e gestione. La data commemora la nascita di Frederick Banting, co-scopritore dell'insulina. L'obiettivo è diffondere la consapevolezza e promuovere stili di vita sani, una diagnosi precoce e un adeguato controllo della patologia.^^ Così esordisce Marcello Lo Presti presidente del Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra in Lunigiana Massa- Carrara che sabato il 15 novembre organizza una Giornata di prevenzione non episodica e gratuita di carattere nazionale per la prevenzione del diabete e patologie connesse. 

Si terrà nella sede del Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra in via Don Pietro Corsini 77 con inizio alle ore 8.30 e termine alle 13:30 . ^^ Abbiamo scelto il sabato 15 e non il 14  per permettere a più persone di presentarsi. Si consiglia di essere  a digiuno per poter effettuare il test della glicemia utile per la prevenzione del diabete. Puntiamo a screenare quante più persone possibili di ogni età. Nella circostanza però verranno effettuate sempre gratuitamente visite di pneumologia,  spirometria e elastometria al fegato oltre a determinazione di peso, altezza, circonferenza, pressione arteriosa, pulsossimetria. Le Elastometria  è una ecografia come poi spiegherà il Prof. Dott. Ferruccio Bonino Ordinario di Gastroenterologia Ricercatore Senior Associato, Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pisa. Le visite ed ecografie al fegato saranno effettuate oltreché dal prof. dott. Bonino, dalla Prof. Dott. Maurizia Brunetto Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa e delnità Operativa Complessa di Epatologia, Centro di Riferimento della Regione Toscana per le Epatopatie Croniche e il Tumore del Fegato dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisa. Spirometria e visita polmonare. Il  Dott. Giancarlo Parentini: specialista in Malattie Respiratorie Medicina del Lavoro, Radiologia e Fisiopatologia Respiratoria e soprattutto in Medicina Interna specialità, come è noto, che si occupa anche del diabete patologia che interessa anche fegato e polmoni effettuerà visita polmonare, spirometria. Nella circostanza saranno effettuati test per la prevenzione dell’Epatite C. Di questa giornata ne abbiamo dato notizia anche all’OMS tramite una lunga relazione che dimostra che le nostre giornate che stiamo effettuato da anni sono in perfetta linea con quanto disposto dallo stesso OMS. 
Chi desidera effettuare solo la glicemia si prega di presentarsi a digiuno e non occorre prenotazione per le altre visite, invece, occorre prenotarsi telefonando in orario d’ufficio al numero: 018741549.^^ Dott. Parentini perché il diabete può interessare anche i polmoni? ^^ Numerosi studi clinici – spiega il Dottor Parentini -  hanno dimostrato che il polmone può essere coinvolto da una malattia cronica sistemica quale è il diabete. Infatti la letteratura dell’ultimo decennio è ricca di dati che comprovano che il paziente diabetico è predisposto nella sua storia clinica a presentare delle alterazioni respiratorie che possono sfociare in una malattia polmonare acuta o cronica e, al contrario, che le patologie polmonari possono indurre una maggiore incidenza di diabete (o almeno possono essere considerate come possibili aggravanti di questa malattia).^^ Malattie polmonari e il diabete possono avere un comune processo infiammatorio? ^^Recentemente è stata ipotizzata una “sindrome infiammatoria cronica sistemica” sostenuta da molteplici fattori: età avanzata, fumo di sigaretta, sintomi di alterata funzione polmonare come nella pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), insufficienza cardiaca, sindrome metabolica (comprensiva di obesità, diabete e ipertensione) e infine da segni umorali di infiammazione come l’aumento della proteina C-reattiva.^^ Il polmone dunque può essere coinvolto da una malattia cronica sistemica quale è il diabete.? ^^ Infatti nei pazienti con diabete tipo 1 è stata riscontrata una diminuzione dell’8–20% sia della Capacità Vitale Forzata (FVC), ossia della quantità di aria mobilizzabile dal polmone, sia del FEV1 che esprime il livello di pervietà delle vie aeree e che è definito come il volume di aria che una persona riesce ad espirare in maniera forzata nel primo secondo di espirazione dopo una inspirazione massimale.  La Capacità Vitale Forzata (FVC) e il Volume Espiratorio Massimo nel primo secondo (FEV1), possono ridursi fino al 30% nei soggetti diabetici, rispetto ai controlli effettuati a soggetti non diabetici, con prevalente decremento della FVC, rispetto al FEV1. Osserviamo che i pazienti diabetici sono più recettivi rispetto ai soggetti non diabetici. alle infezioni polmonari batteriche e / o virali, e d’altra parte, le infezioni polmonari peggiorano il controllo glicemico, come si osserva anche nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Osserviamo ancora che nei pazienti affetti da BPCO il diabete può accelerare il declino della funzione polmonare. Per tutte queste considerazioni appare importante che nei controlli eseguiti a pazienti diabetici sia inserito anche il controllo dell’apparato respiratorio.^^Lo screening per steatosi e infiammazione del fegato che sarà attuato nella giornata tramite ecografia nel nuovo paradigma di cura del Diabete di Tipo 2? ^^ I nuovi ed efficaci farmaci antidiabetici ad azione ormono-agonista determinano una svolta epocale nella terapia del diabete di tipo 2 (DT2) perché  oltre all’obbiettivo di normalizzazione della curva glicemica si sono dimostrati capaci di indurre anche la significativa riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari. Il rischio di malattie cardiovascolari è infatti nei soggetti diabetici di circa 2 volte superiore rispetto alla popolazione generale. Il quesito odierno è quindi come identificare tra i soggetti con DT2 coloro che avendo un rischio cardiologico individuale significativo beneficerebbero effettivamente dalle nuove terapie che non possono essere prescritte a tutti in quanto i farmaci ormono-agonisti vanno individualizzati accuratamente  per evitare effetti avversi che possono verificarsi in singoli pazienti.


La Steatosi Epatica (SE), volgarmente detta Fegato Grasso è una patologia asintomatica(molto frequente, presente in almeno circa un terzo della popolazione generale) caratterizzata dall’accumulo di lipidi (trigliceridi) in più del 5% delle cellule del fegato ed è spesso associata a deposito di grasso viscerale,  sovrappeso o obesità. Il rischio di DT2 aumenta di ben 5 volte nei soggetti con SE e la combinazione di SE e DT2 si associa all’incremento di tutti gli indicatori di rischio di eventi cardiovascolari acuti (infarto miocardico, ictus,..). Sia il rischio di sviluppare il DT2 che quello delle malattie cardiovascolari possono essere significativamente ridotti con il miglioramento della Steatosi e soprattutto con la sua mancata progressione in Steatoepatite. Il vero acceleratore del rischio patologico di evoluzione clinica della malattia cardiovascolare è infatti l’induzione di infiammazione nel fegato steatosico, ovvero la Steatoepatite che è anche una malattia evolutiva epatica che può portare rapidamente a complicazioni come la cirrosi e i carcinoma del fegato.  La comparsa di Steato-Epatite, l’innesco di infiammazione su di un fegato steatosico causa l’effettiva accelerazione del rischio di patologia e mortalità cardiovascolare nei soggetti con DT2 (incremento significativo dell’incidenza di infarti e ictus). Gli agonisti ormonali si stanno dimostrando in grado non solo di ridurre la steatosi e il peso corporeo, ma soprattutto di risolvere la Steato-Epatite, perciò la diagnosi della Steatosi e soprattutto il suo monitoraggio nel tempo per la diagnosi precoce di eventuale evoluzione in Steatoepatite, che si associa alla progressione delle malattie sia epatiche che sistemiche è molto opportuna per ridurre morbilità e mortalità nel singolo soggetto e per i sistemi sanitari regionali i costi derivanti dalla gestione di tali patologie. Infatti sono proprio i soggetti con segni evidenti di Steato-Epatite quelli più idonei per le nuove terapie ormonali-agoniste. Oggi la diagnosi di steatosi epatica e soprattutto di incipiente/franca Steatoepatite è facile, accurata e riproducibile essendo ottenuta mediante  la misura dell’elasticità epatica, registrata con strumenti ecografici portatili che permettono di superare i limiti della variabilità  e soggettività della misura effettuata in corso della comune ecografia e sono molto adatti agli screening di popolazione generale. L’abbiamo dimostrato in occasione degli eventi preventivi organizzati nel corso dell’anno scorso e i cui risultati sono stati pubblicati come  studio pilota di fattibilità . La procedura diagnostica è non invasiva e rapida (pochi minuti) e fornisce una misura automatica dell’elasticità del fegato e contemporaneamente dell'indice del grado di accumulo di lipidi intraepatico e infiammazione intra-epatica. 
Lo strumento utilizzato è stato validato in uno screening di popolazione generale condotto in Cina su oltre 5 milioni e settecentomila persone.^^ Nella giornata verrà degustata l’acqua Sparea proveniente dalle Alpi piemontesi utile anche per la prevenzione e per chi è affetto da varie patologie..


Nelle fotografie: il prof. Bonino, un gruppo di volontari, la prof. dott. Maurizia Brunetto 

Alberto Ruffini.

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