ulivi

ulivi
BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

sabato 13 aprile 2019

REA il maggiore dei satelliti LODICEI di SATURNO, anch'esso con gli anelli. by Andreotti Roberto - INSA

_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
Aggiornato il 26/08/2019

REA

Le caratteristiche di Rea assomigliano a quelle di Dione, con emisferi anteriore e posteriore dissimili tra loro, suggerendo per le due le lune hanno simile composizione ed uguale storia.

Dati fisici:
Rea ha un diametro di 1527,6 km, seconda tra le lune di Saturno dopo Titano, ed una massa pari a 0,00039 Mt ed una densità di 1,236 kg/dm3, una gravità di 0,264 m/s2 ed una velocità di fuga di 0,635 km/s che non permette di mantenere la tenue atmosfera osservata intorno al satellite.
La temperatura su Rea è −174 °C con luce solare diretta e tra −200 °C e −220 °C in ombra.


Parametri orbitali:
Ha un orbita che si trova a 527.108 km da Saturno, che compie in 4,518212 giorni in rotazione sincrona, con una bassa eccentricità pari a 0,0012583.


Superficie:
In base alla densità dei crateri, la superficie di Rea può essere divisa in due differenti aree, la prima contiene crateri più grandi di 40 km di diametro mentre la seconda area, nelle regioni polari ed equatoriali, ha crateri al di sotto di 40 km in diametro.
L'emisfero anteriore (cioè l'emisfero che per effetto della rotazione sincrona precede costantemente l'altro lungo l'orbita) è pesantemente craterizzato e uniformemente brillante, mentre l'emisfero posteriore presenta una rete di strisce chiare su fondo scuro, e pochi crateri. Queste strisce potrebbero essere materia espulsa da vulcani di ghiaccio quando Rea era ancora liquida sotto la superficie.
Ciò suggerisce un qualche evento di rimodellazione superficiale accaduto durante la sua formazione.


( Credit: NASA/JPL/SSI  - La scala dell'immagine è di 2 chilometri per pixel ).

Le differenze del colore degli emisferi su Rea sono evidenti in questa vista (vedi sopra) a falsi colori dalla sonda Cassini della NASA. Questa immagine mostra il lato della luna che si affaccia sempre sul pianeta.
In questa immagine, la metà sinistra del disco visibile di Rea è quella che va in direzione del moto orbitale intorno a Saturno, mentre il lato destro si affaccia sulla direzione posteriore. Non è insolito che i grandi satelliti saturniani ghiacciati presentino un'albedo emisferica con differenze cromatiche. Queste differenze sono probabilmente legate a cambiamenti sistematici regionali nella composizione superficiale o le dimensioni e la struttura meccanica dei grani che compongono il terreno ghiacciato. Tali variazioni su larga scala possono derivare da numerosi processi, come i detriti meteoritici che colpiscono preferenzialmente un lato di Rea.
Le differenze possono derivare anche dallo  "spazzamento magnetico" , un processo che si verifica quando gli ioni intrappolati nel campo magnetico di Saturno si trascinano e si impiantano nella superficie ghiacciata di Rea. Le sfumature di falsi colori leggermente rossastre nei pressi dei poli di Rea identificano sottili cambiamenti di composizione che potrebbero essere causati da differenze nell'esposizione superficiale ai detriti meteorici che cadono nella luna o all'impianto di ioni. Queste differenze potrebbero variare in base alla latitudine. Essi suggeriscono che almeno alcune delle differenze di colore sono exogeniche, o derivate esternamente.
Questa immagine è stata catturata durante il 2 marzo 2010. Le immagini ultraviolette, verdi e infrarosse sono state combinate in un'unica immagine che isola e mappa le differenze cromatiche regionali. Questa  "mappa a colori" è stata quindi sovrapposta su un'immagine con filtro trasparente che conserva la luminosità relativa in tutto il corpo.
Questa immagine guarda verso il lato rivolto a Saturno di Rea. Il Nord è in alto. Le immagini sono state scattate con la fotocamera grandangolare della Cassini. La vista è stata acquisita ad una distanza di circa 35.000 chilometri da Rea e in un angolo di fase di 3 gradi.

Atmosfera:
Il 26 novembre 2010, la NASA ha reso noto che la sonda Cassini ha individuato attorno a Rea una tenue e debolissima atmosfera composta da ossigeno e anidride carbonica. La presenza di ossigeno allo stato gassoso è stata spiegata come conseguenza dell'influenza del campo magnetico di Saturno sulla superficie ghiacciata di Rea, il ghiaccio reagirebbe e rilascerebbe ossigeno gassoso.
Questa ''atmosfera'' a causa della bassissima velocità di fuga, verrebbe continuamente dispersa nello spazio.

( La linea indica la traiettoria del sorvolo della Cassini ).

Struttura interna:
Prima della missione Cassini-Huygens, si presumeva che Rea avesse un nucleo roccioso. Tuttavia, le misurazioni effettuate durante un flyby ravvicinato dall'Orbiter Cassini nel 2005 gettarono un dubbio. In un documento pubblicato nel 2007 è stato affermato che il coefficiente di inerzia assiale senza dimensione era 0,4. E tale valore indicava che Rea aveva un interno quasi omogeneo (con una certa compressione di ghiaccio al centro), mentre l'esistenza di un nucleo roccioso implicherebbe un momento di inerzia di circa 0,34. Ma nello stesso anno un altro documento affermava che il momento di inerzia era di circa 0,37. Implicando che Rea sia parzialmente o completamente differenziata e sarebbe coerente con le osservazioni della sonda Cassini (vedi schema). Tenendo conto della sua densità totale di 1,236 kg/dm3 , si ipotizza un nucleo roccioso del 25% ed un Mantello di ghiaccio del 75% in volume con una densità di 0,83 kg/dm3


Anello:
La sonda Cassini ha rivelato molte sorprese all’interno del sistema di Saturno, compresa l’eventuale presenza di un anello di detriti che circonda la superfice ricca di antichi crateri della luna Rea, la seconda più grande di Saturno. Fino ad oggi, nessuna prova diretta di questo anello era stata ripresa visivamente. Questa foto mostra una vista prospettica di macchie blu che formano una banda molto ristretta sulla superfice di Rhea larga soltanto 10 chilometri che si trova a cavallo dell’equatore.
Il materiale bluastro si crede che sia ghiaccio fresco depositatosi quando il materiale dell’anello di Rea ha colpito la superficie lungo l’equatore.


SCHEMA DEGLI ANELLI
( Nello schema si riportano i dati a conferma dell'anello di Rea , confrontati con quelli di Teti ).
_____________________________________

SCHEDA RIASSUNTIVA DI REA:
______________________________________________________________
______________________________________________________________

Leggi tutti i post dell'ENCICLOPEDIA DEL SISTEMA SOLARE
______________________

Clicca QUI :

IL SISTEMA SOLARE ELENCO POST di Andreotti Roberto - INSA



______________________________________________________________
______________________________________________________________

Nessun commento:

Posta un commento